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Istituto Luce - Il caso Rosselli, un delitto di regime DVD - Roma 2007

In occasione del 70esimo anniversario dell’omicidio di Carlo e Nello Rosselli, il documentario svela i retroscena dell’assassinio dei due antifascisti italiani. Parigi, 19 giugno 1937. Un corteo funebre di 150.000 persone accompagno i feretri di Carlo e Nello Rosselli, antifascisti italiani, al cimitero di Pere-Lachaise.

Intellettuali dell’aristocrazia culturale e ricca dell’ebraismo italiano i fratelli Rosselli avevano sempre accompagnato all’elaborazione teorico l’azione. Idee corpi erano stati ritrovati in un bosco vicino a Bagnolesde-l’Orne, in Normandia.

L’assassinio venne riportato sulle pagine dei principali giornali europei. Artisti e intellettuali in Francia, inclusi André Breton, Pablo Picasso, Fernand Leger e Gaston Gallimard, accusarono Mussolini di essere il mandante dell’assassinio mentre in Italia la stampa di regime attribuì il delitto ad anarchici e comunisti. Le indagini della polizia presero il via grazie alla testimonianza di Hélène Besneux, giovane parrucchiera di Bagnoles. Ma la vera svolta arrivò dall’Algeria: Jean Bouvyer, uno dei killer, che si era arruolato per sfuggire ai controlli della polizia, si ero vantato con un commilitone di aver preso parte al delitto Rosselli.

Bouvyer ero un militante di estrema destra, membro di un’organizzazione fascista paramilitare meglio conosciuta con il nome di “La Cagoule”, gli incappucciati. La storia della Cagoule è ancora un segreto di stato in Francia. Tra i suoi simpatizzanti, l’allora ventenne Francois Mitterand, amico d’infanzia di Jean Bouvyer. Apparve subito chiaro che la Cagoule non aveva agito di sua iniziativa: il delitto era maturato all’interno del Ministero degli esteri di Galeazzo Ciano in sinergia con il SIM (Servizio Informazioni Militari). I processi in Francia e in Italia non hanno portato mai a condanne definitive.

Gli assassini e i mandanti non hanno scontato un solo giorno in prigione. Il documentario, attraverso le vicende dei Rosselli, guardo allo stato di polizia di un’Europa che scivolava inesorabilmente nel suo periodo più cupo. Il figlio di Nello, Alberto Rosselli, ultimogenito, che aveva solo 40 giorni quando suo padre e suo zio furono uccisi, a 70 anni di distanza torna sui luoghi del delitto.

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