Nel 1928, in esilio a Parigi, carlo Rosselli (allievo di Gaetano Salvemini) fondò il movimento Giustizia e Libertà. Gli aderenti al movimento avevano il comune obiettivo di organizzare un’opposizione efficace al fascismo, in alternativa ai vecchi partiti, che giudicavano deboli e rinunciatari.
Tratto dall’articolo: “La Parigi segreta di Carlo Rosselli. Un saggio ripercorre i luoghi dello storico antifascista in esilio.” di Massimo Novelli La Repubblica. 7 agosto 2013.
Tratto dall’articolo: “Crimine di Stato e depistaggi. Il brillante saggio di Mimmo Franzinelli sul delitto Rosselli apre nuovi scenari e ne mette in luce le analogie con l’attualità”. di Antonio Ghirelli. Il Sole 24 Ore editore. 13 maggio 2007.
Tratto da: “1989-2009. I mutanti. Perchè i postcomunisti hanno rifiutato l’opzione socialdemocratica.” di Giuseppe Averardi. Datanews editore. Luglio 2009. Veltroni celebra Rosselli.
Tratto dall’articolo: “Antifascismo. Il pensiero di un martire ucciso nel 1937. Socialismo senza Marx. Così Rosselli si ribellò ad ogni determinismo. Sognava un risveglio etico dell’Italia.” di Arturo Colombo.
Tratto dall’articolo: “Il ruolo (mancato) della concorrenza nel pensiero debole Liberal-socialista” di Giuseppe Bedeschi. Corriere della Sera. 26 giugno 2011.
Per molti decenni, dopo la seconda guerra mondiale, l’Europa, grazie ad una proficua cooperazione tra Stati all’interno del contesto internazionale determinato dagli accordi di Yalta ha assicurato ai propri cittadini pace e benessere.
